Poiché la nostra vita è sempre più digitalizzata, cresce la preoccupazione di diventare vittima di truffe e furti d’identità. Mentre molti pensano che gli anziani siano i più vulnerabili a queste minacce, i dati recenti rivelano alcune tendenze sorprendenti. Le generazioni più giovani, nonostante siano nativi digitali, sono sempre più spesso prese di mira dai truffatori. Inoltre, sono più propense a cadere nelle loro tattiche.
Questo articolo si propone di scoprire le categorie più a rischio di truffe online, di esplorare i fattori chiave che le rendono vulnerabili e di fornire consigli pratici per proteggersi.
I bersagli abituali: chi pensiamo siano le persone più vulnerabili
Quando pensiamo a chi è più probabile che subisca truffe online, pensiamo alle persone più anziane. Queste infatti possono avere meno dimestichezza con la tecnologia e fidarsi maggiormente di e-mail o chiamate indesiderate.
Tuttavia, anche se gli anziani possono sembrare i bersagli più facili, ritenere che siano le uniche o le principali vittime non è corretto. Le generazioni più giovani, che sono cresciute con Internet e gli smartphone, non sono immuni alle truffe di identità. La loro familiarità con la tecnologia e la costante connessione possono infatti dar loro un senso di sicurezza illusorio.
Le categorie più a rischio: coloro che non ti aspetti
Nonostante i Millennials e la Generazione Z siano cresciuti con la tecnologia, cadono vittime di truffe in misura maggiore rispetto alle generazioni più anziane. Questo a causa di un’eccessiva fiducia nelle loro capacità digitali e della loro frequente attività online.
La loro familiarità con le piattaforme digitali può creare un senso di sicurezza illusorio che li rende più inclini a trascurare i segnali di allarme in e-mail di phishing, false offerte di lavoro o attacchi di social engineering.
Inoltre, la loro tendenza a condividere dettagli personali sui social media fornisce ai criminali informatici informazioni preziose per realizzare truffe mirate. Dalle frodi negli acquisti online alle truffe che riguardano le criptovalute, gli utenti più giovani effettuano spesso transazioni digitali che li espongono a rischi che potrebbero sottovalutare.
Allo stesso modo, i professionisti con una significativa presenza online sono bersagli appetibili per truffe sofisticate come il phishing, il business email compromise (BEC) e le frodi finanziarie. I lavoratori ad alto reddito e i lavoratori a distanza gestiscono spesso grandi volumi di e-mail, fatture e transazioni finanziarie. Questo li rende suscettibili a truffe ben congegnate che sfruttano i loro impegni e la fiducia nelle comunicazioni digitali.
Anche gli individui esperti in cybersicurezza non sono immuni; gli attaccanti ora usano la tecnologia deepfake basata sull’AI e tattiche iper-personalizzate per aggirare le misure di sicurezza tradizionali. La realtà è che la vulnerabilità non riguarda solo l’età o la consapevolezza, ma anche il comportamento, l’esposizione e le strategie in continua evoluzione dei criminali informatici che riescono a colpire anche gli individui più cauti.
Perché queste categorie sono prese di mira: vulnerabilità che li rendono appetibili
I truffatori sono abili nello sfruttare i comportamenti comuni e le emozioni umane per manipolare le loro vittime. Alcuni dei fattori psicologici che rendono i giovani più suscettibili sono:
- Impulsività: la Generazione Z e i Millennials sono abituati alla gratificazione immediata e potrebbero agire d’impulso alle offerte senza verificarne la legittimità.
- FOMO (Fear of Missing Out): i truffatori creano un falso senso di urgenza attorno alle offerte. Spingendo le persone ad agire in fretta.
- Eccessiva condivisione: l’uso costante dei social media rende normale condividere dettagli personali online.
- Mancanza di esperienza nel mondo reale: i più giovani possono avere difficoltà a individuare i campanelli d’allarme.
- Pressioni finanziarie: le difficoltà economiche possono rendere più allettanti le truffe che promettono di arricchirsi rapidamente.
Il sovraccarico di informazioni è un’altra vulnerabilità importante. Gestire dozzine di account online e password lascia molte persone sopraffatte e inclini a pratiche di sicurezza pericolose. Ad esempio, utilizzare le credenziali di accesso su più siti.
Le tattiche di social engineering consentono ai truffatori di raccogliere dati personali dai social media e di creare messaggi di phishing personalizzati e convincenti che sfruttano emozioni come paura, avidità e solitudine. Le truffe romantiche e le offerte di lavoro false sono particolarmente efficaci contro i giovani.
Consigli per proteggerti, indipendentemente da chi tu sia e dalla tua età
Nessuno è immune dalle minacce online, ma puoi ridurre notevolmente il rischio se ti proteggi in maniera proattiva. Ecco cosa puoi fare:
- Rimani scettico se ricevi messaggi indesiderati: che si tratti di un’e-mail, di un messaggio o di un DM sui social media, diffida delle richieste inaspettate di informazioni personali o di comportamenti sospetti. Verifica il mittente prima di cliccare sui link o rispondere.
- Abilita l’autenticazione a più fattori (MFA): l’aggiunta di un ulteriore livello di sicurezza al tuo account rende più difficile l’accesso ai criminali informatici. Anche se rubano la tua password.
- Monitora i tuoi account finanziari regolarmente: imposta degli avvisi per le transazioni insolite e controlla spesso gli estratti conto della banca e della carta di credito. Questo ti permette di individuare tempestivamente le attività non autorizzate.
- Usa password forti e uniche per ogni account: evita di usare la stessa password su vari siti. Usa un password manager per generare e gestire in maniera sicura password complesse.
- Presta attenzione alla wifi pubblica: evita di accedere ad account sensibili su reti pubbliche. Se necessario, utilizza una VPN affidabile per criptare la tua connessione.
- Limita la condivisione di informazioni personali online: i truffatori raccolgono dettagli dai social media per creare tentativi di phishing convincenti. Regola le impostazioni privacy e rifletti bene prima di condividere dati personali.
- Non fidarti alla cieca, prima verifica: se ricevi un’email sospetta, una telefonata o un’offerta di lavoro, verifica la fonte. Contatta direttamente l’azienda utilizzando i dettagli di contatto ufficiali.
- Mantieni i software e i dispositivi aggiornati: aggiorna regolarmente il tuo sistema operativo, le app e il software antivirus come Quick Heal Total Security per correggere le vulnerabilità di sicurezza.
- Informati sulle nuove truffe: rimani aggiornato sulle ultime tattiche fraudolente in modo tale da saper riconoscere i campanelli d’allarme. Impara a riconoscere deepfake generati dall’IA, truffe legate alle criptovalute e le frodi lavorative.
- Fidati del tuo istinto: se senti che c’è qualcosa che non va, non avere fretta di agire. I truffatori sfruttano l’urgenza per far agire in fretta le vittime, quindi prenditi un momento per riflettere con calma prima di rispondere.
Adottando queste pratiche, puoi proteggerti dalle minacce informatiche, indipendentemente dall’età, dal background o dal livello di competenza tecnologica. Se vieni truffato, ecco cosa fare:
- Segnala l’incidente alle autorità competenti
- Contatta la tua banca/compagnia di carte di credito
- Avvisa le agenzie di credito e prendi in considerazione l’attivazione di un avviso in caso di frode o il blocco del credito
- Cambia le tue password e proteggi il furto d’identità monitorando attentamente i tuoi conti
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Le categorie più vulnerabili agli scam online e ai furti di identità potrebbero essere quelle che non ti aspetti. Gli anziani possono essere più vulnerabili a determinate truffe a causa dell’età. Ma le generazioni più giovani sono spesso più a rischio per la loro costante connessione, impulsività e mancanza di esperienza.
Per proteggersi efficacemente dal furto d’identità, è necessario spostare l’attenzione dall’età ai comportamenti online rischiosi.
Rimanendo vigili, adottando un pensiero critico e misure di sicurezza proattive, tutte le età possono ridurre significativamente il rischio di frodi. In definitiva, una maggiore consapevolezza ed educazione sono fondamentali per combattere le truffe online in continua evoluzione.
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