Conoscere le minacce informatiche: che cosa sono gli stalkerware e come difendersi?

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Stalkerware: che cosa sono?

Si vedono nei film, ma ogni tanto capita di sentirne parlare in relazione al qualche caso di cronaca: sono gli stalkerware,app di tracciamento e spionaggio che consentono di raccogliere informazioni dal telefono di una persona senza che il proprietario se ne accorga. 

Concretamente queste app possono:

  • leggere i messaggi, sia SMS che quelli che circolano via app come WhatsaApp, Telegram, Signal e i social;
  • avere accesso a contatti e cronologia delle chiamate;
  • rubare le informazioni presenti nel calendario;
  • scattare screenshot e foto;
  • vedere foto e video salvati nella gallery;
  • geolocalizzare e tracciare la vittima.

Insomma, sono app estremamente invasive ma anche molto facili da usare: ecco perché possono essere usate anche da persone che non hanno particolari competenze tecniche. Il loro uso è molto pericoloso e spesso affiancato a violenza, digitale ma anche fisica, che poi viene esercitata sulle vittime.

Stalkerware e violenza: i dati sono preoccupanti

In Italia, purtroppo, l’uso degli stalkerware è estremamente diffuso: alcuni report indicano che in Italia si sono registrati 611 casi di utilizzo di stalkerware nel 2021.  Dato in miglioramento, comunque, dato che nel 2019 i casi erano stati tre volte più numerosi. Addirittura l’8% degli italiani è stato obbligato dal partner ad installare un’app di tracciamento. Stando alla stima, approssimativa ovviamente, della Coalition against stalkerware, i casi di abusi legati a queste app potrebbero essere un milione l’anno. 

Stalkerware: sono legali?

La domanda sorge spontanea: queste app sono legali? Dipende da paese a paese, secondo le normative che puniscono e regolano i casi di violenza digitale e stalking. Nella quasi totalità delle legislazioni comunque è considerato reato lo spiare una persona senza il suo consenso. In molti casi però la responsabilità dell’uso illegale e illegittimo di queste app non ricade sul loro sviluppatore, ma sulla persona che ne fa un uso illegittimo. Ecco che si delinea una zona grigia: se nella maggior parte dei quadri normativi è vietato l’uso delle singole funzioni che costituiscono lo stalkerware, non ne sono però vietati sviluppo e vendita. 

Un caso che ha fatto molto scalpore è quello legato allo spyware/stalkerware Pegasus. Pegaus è uno spyware sviluppato dall’azienda israeliana NSO Group. Regolarmente commercializzato, è stato travolto dalle polemiche perché è stato usato per spionaggio politico e a fini di repressione interna: è stato usato per spiare il Ministro degli esteri Britannico e perfino l’ufficio dell’ex Primo Ministro Boris Johnson, ma viene usato anche per spiare attivisti politici e per i diritti umani. Poche settimane fa, ad esempio, è iniziato il terzo ciclo di incontri della Committee of Inquiry del Parlamento europeo, che sta investigando sull’uso di Pegasus per spiare giornalisti e politici in Grecia. Casi simili si sono registrati in Polonia, Ungheria e Spagna. 

Non a caso, sul tema stalkerware è intervenuto direttamente L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (UNHCHR), che ha richiesto una precisa regolamentazione sul diritto alla privacy, riconosciuto apertamente nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, e che ha inserito gli stalkerware (e in generale l’abuso di strumenti di hacking invasivi) tra le più gravi minacce ai diritti umani. 

All’accumulo dei casi, da più parti, è stato quindi richiesto di dichiarare illegale queste app: l’Unione Europea ad esempio sta discutendo una legge detta “Media Freedom Act” che renderebbe totale il divieto di utilizzo di software spia sui giornalisti. 

Stalkerware sui dispositivi Andorid: come difendersi?

Contro gli stalkerware, come contro qualsiasi malware, è possibile difendersi. Ecco come:

  • scarica app solo dagli app Store ufficiali. Molto spesso infatti gli stalkerware sono nascosti entro app presentate come legittime. Molto spesso sono diffusi spacciandoli per app antifurto, antivirus e di parental control;
  • imposta password solide sul telefono (alfanumeriche e complesse) di almeno 8 caratteri. Cambia la password ogni pochi mesi;
  • scattare screenshot e foto; installa software antivirus affidabili pensati per proteggere gli smartphone.

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Ecco come funziona

Controllo sulle App:
consente di controllare e gestire facilmente le app, consentendo solo alle app affidabili e legittime di accedere alla tua webcam. Ha anche una whitelist/blacklist per stabilire quali applicazioni saranno bloccate o consentite in maniera permanente. 

Prevenzione tentativi di estorsione:
rendendo impossibile l’hacking della webcam, la funzione di Protezione Webcam previene i tentativi di estorsione fin dall’inizio, impedendo la produzione di foto e video di nascosto.

Blocco Agenti di Spionaggio:
Quick Heal Total Security individua e blocca gli spyware, agenti spia che, tra le altre funzioni, eseguono accessi illeciti a webcam e microfono.