Digitiamo informazioni sul cellulare continuamente. Pensa a una singola giornata: inserisci il PIN sul telefono, accedi all’email di lavoro, compili un modulo di acquisto online o scrivi a un amico. Ogni tasto premuto dovrebbe restare privato. Ora immagina che qualcuno stia copiando segretamente ogni lettera. Non è una scena da film di spionaggio: è esattamente ciò che fa un keylogger.
Un attacco keylogger è uno strumento di spionaggio che registra tutto ciò che digiti. A volte è un programma nascosto, altre un piccolo dispositivo collegato alla tastiera. Non si manifesta, resta in silenzio e memorizza password, chat e dati bancari. Una volta rubate, queste informazioni possono essere usate per frodi finanziarie o furti d’identità.
Tipi di Keylogger
Non tutti i keylogger sono uguali. Si dividono in due categorie principali:
1. Keylogger software
Sono programmi installati di nascosto su un dispositivo. Gli hacker li inseriscono in app false, giochi piratati o allegati infetti. Una volta attivi, lavorano in background senza farsi notare. Ad esempio, uno studente che scarica un “programma gratuito di editing” da un sito non sicuro può inconsapevolmente installare anche un keylogger.
2. Keylogger hardware
Sono dispositivi fisici, simili a connettori USB, collegati tra tastiera e computer. In luoghi condivisi, come internet café o uffici, basta un attimo per installarne uno. Anche senza connessione Internet, il dispositivo registra tutto finché qualcuno non ne recupera i dati.
Come funziona un Keylogger
Il compito di un keylogger è semplice: registrare ciò che digiti e trasmetterlo. Il modo in cui entra nel sistema può variare.
Come gli hacker installano i keylogger
- Email di phishing: falsi messaggi “di fatturazione” o “consegna” con allegati infetti.
- Siti malevoli: visitandoli puoi scaricare file dannosi senza accorgertene.
- App gratuite e software piratati: spesso contengono malware nascosti.
- Accesso fisico: un piccolo keylogger hardware può essere collegato a un PC condiviso.
Cosa possono rubare
Ecco alcuni dei dati più preziosi che un keylogger può intercettare e sottrarre senza che te ne accorga:
- credenziali bancarie, PIN e dati delle carte;
- accessi aziendali e email di lavoro;
- chat personali su WhatsApp, Messenger o Gmail;
- account di shopping o gaming rivenduti online;
- dati identificativi/personali.
A differenza di un virus che rallenta il sistema, un keylogger mira direttamente alla tua identità e al tuo denaro.
Segnali della presenza di un Keylogger
Rilevarlo è difficile, ma questi indizi possono aiutare:
- dispositivo improvvisamente più lento: cpu o disco schizzano al 100% senza motivo, ventole sempre attive, app che si aprono in ritardo;
- consumo anomalo di dati internet: traffico in uscita alto anche a riposo, picchi notturni, soglie dati che si esauriscono prima;
- ritardi o errori mentre digiti: caratteri che compaiono in ritardo, salti di testo, cursore che “scivola” tra i campi;
- nuovi programmi o estensioni sconosciuti: icone insolite, servizi che si avviano da soli, estensioni browser mai installate;
- modifiche al browser: homepage cambiata, motore di ricerca diverso, pop-up e reindirizzamenti anomali;
- aggiornamenti di sicurezza che falliscono: antivirus disattivato, update di sistema che non si installano, protezioni di Windows/Mac bloccate.
Un singolo segnale non basta; più indizi insieme richiedono verifica immediata.
Come rimuovere e prevenire i Keylogger
La buona notizia è che possono essere eliminati. Meglio però prevenirli.
Come rimuoverli in sicurezza
- Esegui una scansione antivirus completa.
- Disinstalla programmi sospetti.
- Controlla e rimuovi estensioni del browser non riconosciute.
- Aggiorna sistema operativo e app.
- Cambia tutte le password solo dopo la bonifica.
I prodotti Quick Heal sono progettati per rilevare spyware e malware keylogger, proteggendo dispositivi desktop e mobili.
Come restare protetti
- Usa sempre un antivirus affidabile.
- Evita app e software piratati.
- Non aprire allegati o link sconosciuti.
- Attiva gli aggiornamenti automatici.
- Non accedere a conti bancari da computer pubblici.
- Proteggi tutti i dispositivi con soluzioni multi-device.
Esempi reali
- Frodi bancarie: clienti che digitavano le password su PC infetti hanno perso denaro in poche ore.
Per saperne di più > I “borseggiatori digitali” stanno prendendo di mira le tue finanze? Scopri 7 tipi di frodi finanziarie e come evitarle - Controllo sul lavoro: alcune aziende usano keylogger per spiare i dipendenti.
- Furti di account gaming: credenziali rubate e rivendute online.
- Cyber café: dispositivi hardware hanno raccolto password di decine di utenti.
- Uso domestico improprio: in rari casi, familiari hanno spiato comunicazioni private.
I keylogger non sono solo un problema tecnico, ma una minaccia concreta alla privacy personale.
Conclusione
I keylogger non bloccano lo schermo né chiedono riscatti. Preferiscono agire nell’ombra, ed è ciò che li rende pericolosi. Quando te ne accorgi, i tuoi dati possono già essere nelle mani sbagliate.
Con l’aumento dei pagamenti digitali e del lavoro online, ogni tasto conta. Perdere il controllo dei propri dati significa rischiare denaro, privacy e serenità.
Consapevolezza e sicurezza multilivello sono le difese migliori. Evita download rischiosi, controlla periodicamente i tuoi dispositivi e affidati a soluzioni di sicurezza affidabili come Quick Heal. Proteggere oggi le tue digitazioni equivale a mettere la serratura alla porta di casa.